Parlare del mondo classico e delle opere realizzate dai protagonisti delle maggiori opere, significa aprire una parentesi che avvicina inesorabilmente al mondo greco. In questo ambito Fidia rappresenta certamente la figura di maggiore spicco, il simbolo stesso dell’arte greca classica che ha ispirato artisti di tutte le epoche, divenendo punto di riferimento fondamentale per la nostra tradizione artistica e culturale.
Scultore e architetto ateniese, Fidia è infatti l’artefice del monumentale progetto del Partenone, tra le opere più importanti del mondo antico, risalente al V secolo a.C., “l’età d’oro” di Atene. Dal 24 novembre, a Roma presso i Musei Capitolini è possibile ammirare oltre cento opere dello scultore, tra reperti archeologici, originali greci e repliche romane, nella mostra monografica a lui dedicata presso la Villa Caffarelli. La mostra è stata curata dal noto studioso Claudio Parisi Presicce, il quale ha così commentato il valore della rassegna d’arte appena inaugurata: “In Fidia c’è tutto il fondamento della cultura artistica non solo greca, ma romana e rinascimentale”: con queste parole lo studioso ha ribadito l’esigenza di proseguire attorno allo studio dell’artista greco, ripercorrendo la scelta di far conoscere più a fondo il mondo ellenico.
Il percorso espositivo è articolato in sei sezioni che ripercorrono i momenti essenziali della vita e dell’opera dell’artista. Nella seconda sezione, intitolata “L’età di Fidia” vengono illustrate le tappe artistiche più significative dello scultore, come la realizzazione della statua dell’Apollo Parnopios (conosciuta come l’Apollo di Kassel). Si tratta di un’opera di riconosciuto valore, riprodotta in diverse copie di età romana in ‘marmo pario’. Presso la villa dell’imperatore Domiziano (81-96), sul lungomare di Sabaudia, è stata rinvenuta una statua dell’Apollo “allontanatore di cavallette” (Parnopios), la cui copia è conservata nella sala consiliare del Comune di Sabaudia.
La mostra su Fidia sarà visitabile nella Capitale fino al 5 maggio 2024.