Se mi avessero detto che quel vivace ragazzino, nostro dirimpettaio, e coetaneo, nonché amico, di mio fratello Salvatore, un bel giorno sarebbe sbarcato in quel di Miami, in Florida, e avrebbe dato vita a un’azienda nel settore della moda, non è che non ci avrei creduto, però, come usava mio padre, avrei detto, piacevolmente sorpresa: «Ma davvero?!?».
Vero sì, Luca Di Berardino, insieme a Shane Ramnarine è il fondatore di 11 Threads Roma, con sede negli Stati Uniti, nata da una condivisa passione per la moda e un obiettivo chiaro da parte dei due soci, pur provenienti da differenti background: creare un marchio che unisse lo spirito vibrante dei Caraibi allo stile e all’eleganza senza tempo italiani.
Un incontro di menti straniere in terra americana.
Luca Di Berardino, classe 1978, con formazione in ambito legale e commerciale, porta in questa società un ricco bagaglio di esperienze imprenditoriali. Solo quattro anni fa Luca decide di trasferirsi negli Stati Uniti alla ricerca di nuove sfide. E’ qui che il destino lo unisce a Shane, partendo da una profonda amicizia. L’italianità di Luca si fonde alla perfezione con l’estetica caraibica di Shane, in un marchio che riunisce il meglio di entrambi i mondi e punta a conquistare il pubblico della moda a livello globale.
Shane Ramnarine, 46 anni, originario della bellissima isola di Trinidad, nei Caraibi, è sempre stato un creativo. Il suo viaggio nel design comincia venti anni fa quando avvia la progettazione di costumi per il carnevale della sua isola natia. Le energiche vibrazioni e i colori influenzano le sue creazioni, e trovano un ulteriore sviluppo quando decide, nel 2020, di trasferirsi a Miami, riconoscendo nei costumi da bagno e nell’abbigliamento da resort la strada perfetta per le sue visioni estetiche.
L’impegno per una moda sostenibile.

Designs unici, quelli di 11 Threads Roma, in grado di riflettere eleganza caraibica e stile italiano. Ogni pezzo della collezione è meticolosamente realizzato per catturare l’essenza di entrambe le culture, con un risultato a dir poco sorprendente.
I costumi da bagno, l’abbigliamento da resort e glam combinano stampe audaci e tagli accattivanti, che si stia esplorando un paradiso tropicale o passeggiando per le strade di un’antica città italiana.
In prima linea, l’impegno dell’azienda a utilizzare materiali e processi di produzione ecocompatibili: «Crediamo fermamente nella considerazione dell’impatto ambientale e nell’importanza della moda sostenibile», afferma Shane. «I nostri tessuti sono accuratamente selezionati per garantire qualità e sostenibilità, permettendoci di fare la nostra parte nella promozione di un futuro più verde anche per la moda».
Eventi e progetti futuri.
11 Threads Roma ha partecipato, lo scorso settembre, alla settimana della moda di New York (NY Fashion week) riscuotendo un successo di pubblico e di stampa oltre le migliori aspettative.

Nella storica sede di Sony Hall, a Manhattan, è stata presentata la Collezione primavera-estate 2024, accompagnata e valorizzata dalla bigiotteria artistica di Valeria Ficarola, altro pezzo forte di questa generazione di brillanti settantottini, ulteriore motivo di orgoglio per l’Italia e per Sabaudia.
E, a fine serata, l’eccezionale richiesta di improvvisare una sfilata nella celebre Times Square. Le modelle erano entusiaste. Chiunque si trovasse lì in quel momento è stato letteralmente catapultato su di una passerella a cielo aperto.
«Sfilare alla NYFW è stato entusiasmante e ha segnato solamente l’inizio di un percorso che ci porterà alla realizzazione del nostro sogno: essere riconosciuti e distinguerci nel mondo della moda», dichiara l’ex ragazzino, ma sempre vivace, Luca Di Berardino.
«Il nostro calendario per il prossimo anno è ricco di impegni ed eventi, negli Stati Uniti e in Europa. Uno dei progetti futuri che ci sta più a cuore è quello di sfilare alla settimana della moda di Milano e di presentare la nuova collezione con un photoshoot che avrà da sfondo le nostre belle città italiane, il mar Mediterraneo, e, why not, Sabaudia, la mia città».
foto: 11 Threads Roma