Incontro con l’autore sabato 23 settembre a Sperlonga
La trilogia narrativa del filosofo Tommaso La Rocca vedrà la sua conclusione il 23 settembre prossimo a Sperlonga con la presentazione del terzo volume dell’opera. A fungere da collegamento dei tre testi è la terra natale dell’autore, originario di Sperlonga.
Questo ultimo volume si apre però verso altri orizzonti che testimoniano l’esperienza di vita e di formazione culturale ed umana che ha condotto lo studioso a confrontarsi con svariate realtà.
Dopo il primo volume “Il figlio del pescatore sulle orme di Ulisse, in cui ha ripercorso le sue origini ed il secondo volume “La penna prestata” in cui ha inteso raccogliere vicende e testimonianze della gente della sua terra, La Rocca dedica questo ultimo volume agli anni della sua formazione, che lo hanno contingentemente portato lontano dalla realtà sperlongana. Nel testo prevale perciò l’idea del viaggio “sulle vie della conoscenza” rivolgendosi prevalentemente alla formazione intellettuale, morale, culturale e alla ricerca scientifica”. Il viaggio è perciò da intendersi sia come viaggio interiore, compiuto all’interno di se stesso, sia verso l’esterno, in una “peregrinatio” per dirla con le parole dello stesso autore “nelle stagioni della vita, nelle scuole e sulle strade di mezza Italia e di mezzo mondo”.
Lo scrittore ripercorre le tappe di apprendimento fondamentali della sua vita, rielaborando “con gli occhi del dopo” le sensazioni provate, gli stati d’animo, le figure significative.
Il messaggio ultimo che si ricava dal testo, “la chiave di lettura” per così dire, è svelata dallo stesso autore sin dalle prime pagine, sintetizzata nella massima socratica “gnȏthi seautòn”, conosci te stesso, inteso come consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità.
Al termine del lungo e complesso periodo di formazione ripercorso nel testo, l’autore chiude in maniera circolare il ragionamento di partenza: “Nel campo del sapere più si conosce, più ci si scopre ignoranti”.
Cresciuto nell’ambiente pontino, Tommaso La Rocca si è poi laureato all’Università di Urbino ed è divenuto docente di filosofia nell’Ateneo di Ferrara. L’autorevole accademico ha dimostrato di avere alle sue spalle una significativa e robusta formazione culturale, che lo ha condotto a trattare ed approfondire il pensiero filosofico di Marx, Hegel, Kant e di altri filosofi, che hanno caratterizzato la formazione dell’uomo di cultura proiettato in una incessante attività di ricerca.
Con la trilogia “Con gli occhi del dopo” La Rocca si è cimentato sul genere della narrazione, rivelando una notevole capacità di raccontare in modo coinvolgente il proprio vissuto e di dare voce alle storie narrate dalla gente comune, storie di vicende vissute e trasmesse oralmente, che grazie alla sapiente “penna prestata” dall’autore vengono “consegnate ed affidate ai posteri”.
Com.Stampa