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L’ASL Latina per il contrasto al grave fenomeno della violenza ai danni degli operatori sanitari e socio sanitari


L’ASL di Latina è al fianco degli operatori vittime di aggressioni, mentre prestano quotidianamente la loro opera di assistenza e cura ai pazienti.

Dopo il grave episodio avvenuto presso il Pronto soccorso
dell’ospedale Fiorini di Terracina, per il quale un uomo è stato arrestato dopo aver picchiato un medico
e aver opposto resistenza ai Carabinieri, l’Azienda ha attivato le specifiche procedure di assistenza,
previste per i propri dipendenti.

Negli ultimi anni, purtroppo, il fenomeno delle aggressioni e violenza ai danni degli operatori sanitari, è
diventato strutturale, tant’è che il Parlamento ha emanato uno specifico provvedimento legislativo,
la legge 14 agosto 2020, n. 113, recante “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le
professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”, che inasprisce il quadro
sanzionatorio penale, con il nuovo comma 2 dell’art. 583-quater c.p e introduce una nuova circostanza
aggravante comune all’art. 61 c.p. (n. 11-octies).

L’ASL Latina già dal 2018, ha promosso interventi per un cambiamento culturale di tolleranza zero verso
ogni forma di aggressione.

Negli ultimi anni, ben consapevoli dell’aggravarsi di questo fenomeno, sono
state messe a sistema tutta una serie di iniziative di contrasto e un programma di prevenzione per i
dipendenti della Asl di Latina, tra cui la creazione di un gruppo di Lavoro interdisciplinare per valutare le
aggressioni avvenute e attuare le misure preventive; interventi di formazione mirata per riconoscere e
disinnescare eventuali forme di violenza; l’attivazione di Procedure interne per la gestione delle
aggressioni e l’istituzione di un ambulatorio per il supporto psicologico personalizzato per aiutare gli
operatori sanitari, vittime di aggressione, di vincere lo stress e superare il trauma vissuto.

Un cambiamento culturale che va costantemente alimentato e per questo l’Azienda è sempre più
impegnata sia verso i propri dipendenti per migliorarne le competenze nella relazione e contrasto al
fenomeno e sia verso la cittadinanza, rafforzando l’informazione agli assistiti, con l’intento di sensibilizzare
ad una cultura che eviti la violenza, in ogni sua forma, ripristinando un clima di fiducia e di rispetto verso
chi opera per assicurare le cure.

Nella città di Latina, in occasione della prima “Giornata nazionale di
educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” il 12
Marzo 2022, i dipendenti dell’ASL Latina insieme alla Direzione generale sono scesi in campo con
un’iniziativa di sensibilizzazione alla popolazione e un Flash Mob, organizzato in P.zza del Popolo.

Gli episodi di aggressione verso i sanitari, nelle diverse forme, da quella verbale a quella fisica, avvengono
in particolare presso i servizi d’Urgenza-Emergenza, nei reparti psichiatrici o nei luoghi di attesa, da parte
sia dei pazienti sia dei loro familiari. Il recente rapporto nazionale INAIL ricorda che ci sono stati 12mila
casi di aggressione sul lavoro, una media di 2.500 all’anno, tre quarti di questi hanno interessato le donne,
di tutte le aggressioni al personale sanitario il 46% sono infermieri ed il 6 % sono medici.

Dal monitoraggio degli ultimi 3 anni, risulta siano avvenute circa 73 aggressioni nella Asl di Latina, con un
incremento nel primo semestre 2022 – circa 50 segnalazioni – a cui si aggiunge quella del grave episodio
di cronaca su indicato.

L’incremento di segnalazioni è dovuto alla maggiore consapevolezza degli
operatori specificatamente formati a far emergere il fenomeno, fino a qualche tempo in parte sottaciuto.

Per questo l’Azienda continua ad operare per rafforzare ulteriormente i programmi e le iniziative già
avviate di contrasto a questo intollerabile fenomeno, facendo appello alla popolazione affinché prevalga
il senso di comunità, in particolare nei luoghi di cura e si concretizzino le imprescindibili forme di rispetto
dovute per chi con abnegazione svolge la delicata missione di assistenza e cura.


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