Sabaudia. Le “Magnifiche Dieci” del Premio Pavoncella piu’ forti del Covid

Premio Pavoncella

Si alza il sipario, sabato 19settembre, sulla nona edizione del Premio alla creatività femminile, nel rigido
rispetto delle norme di sicurezza anti corona virus. Conduce l’evento ,in programma nell’Auditorium del
Parco Nazionale del Circeo, la giornalista ed inviata del Tg3 Lazio, Isabella Di Chio
Sabaudia- Avrebbe dovuto essere, come da tradizione, una platea da “tutto esaurito” ma purtroppo non
sarà così. Perché questa nona edizione del Premio internazionale “Pavoncella alla creatività femminile”, in
programma il 19 settembre con inizio alle ore 17,00, presso l’Auditorium del Parco Nazionale del Circeo,
subirà, nel fedele rispetto delle misure di sicurezza anti-covid, un ridimensionamento numerico che non
sminuirà l’importanza dell’evento che brillerà, come sempre, di luce propria grazie alle dieci “magnifiche
donne” che si alterneranno sul palco delle vincitrici. Per i pochi ammessi in una sala, sottoposta a pulizia e
sanificazione, tassativo, naturalmente l’obbligo della mascherina. L’intera cerimonia, proiettata sul grande
schermo e registrata in streaming, sarà visibile su “you tube” e su Radio Onda Blu, a quanti, a causa di
forza maggiore, non avranno la possibilità di seguirla dal vivo. Ed a leggere ed ascoltare le motivazioni che
hanno ispirato il giudizio, unanime della Giuria, presieduta da Chiara Palazzini, appare “in toto” lo spessore
umano, culturale, scientifico e sociale, delle “eccellenze in rosa” di questa nona edizione del Pavoncella,
Donne che si sono imposte unicamente per i loro meriti e le loro capacità e che hanno raggiunto i loro
traguardi professionali, senza bisogno di esporsi ai chiaroscuri di una ribalta effimera o di salotti mediatici
che sconfinano nel gossip e spesso anche nel trash. Un nome su tutte, quello di Liliana Segre, nominata
senatrice a vita dal Presidente Sergio Mattarella, alla quale il Pavoncella conferisce il Riconoscimento
Speciale di Donna dell’Anno, con queste parole. “Ha conosciuto, giovanissima, gli orrori del lager ed una
volta riacquistata la libertà, e con essa un faticoso ritorno alla vita, Liliana Segre, ha scelto per 45 anni il
silenzio, senza per questo che quel viaggio tragico nella banalità del male, l’abbandonasse per un solo
istante. Oggi, madre e nonna, Liliana Segre, ha deciso di rompere quel silenzio non tanto e non solo per
ricordare la tragedia della Shoah a chi finge di ignorarla, quanto per fare del Suo impegno contro ogni forma
di violenza, razzismo e discriminazione un messaggio di pace che faccia presa sulle giovani generazioni…”.
E vanno ad altre due Donne delle Istituzioni, il Giudice della Consulta, Silvana Sciarra ed il Prefetto Maria
Rosa Trio, gli altri due Riconoscimenti. Per la Donna dello Stato, per lo Stato alla prima; ed lo Speciale
Riconoscimento per gli importanti traguardi raggiunti nei tre anni in cui ha diretto la Prefettura di Latina, alla
seconda.
Ma anche in questa edizione, in un periodo difficile, diremmo drammatico per l’Editoria, il Premio ideato da
Francesca d’Oriano e che ha nella senatrice Paola Binetti, il suo Presidente onorario ed in Michele Guarino,
il Presidente del Comitato Scientifico, non ha dimenticato, le Autrici, premiando per il Romanzo, Camilla
Baresani per “Gelosia” (La Nave di Teseo Editore) e per la Saggistica, Emma Giammattei per “Paesaggi”,
(Edizioni Treccani). Giornalista e scrittrice affermata, Camilla Baresani, racconta in “Gelosia” le
complicazioni dell’amore, le migliori intenzioni ed il loro naufragio, la passione per il lavoro, la crisi
economica e quella dei matrimoni, attraverso le storie vissute dai tre protagonisti: Antonio, affascinante
caprese che ha scelto Milano per dar seguito ai suoi sogni imprenditoriali; Sonia, sua ispida collaboratrice e
Bettina, la moglie accuratamente scelta per creare la famiglia ideale. Con la-sua scrittura luminosa e
graffiante Camilla Baresani costruisce un romanzo che parla di tutti noi, e ci fa palpitare e sorridere nel
feroce racconto delle debolezze di chi ama o crede di amare.
Nel suo “Paesaggi”, opera decisamente poderosa e di grande spessore culturale, Emma Giammattei,
delinea con chiarezza l’evoluzione, dal Primo Novecento ad oggi, del concetto di paesaggio nelle
rappresentazioni e nella legislazione. Un’opera che fa da sfondo, di fatto agli attentati all’ambiente, alla
situazione climatica, alla crisi della Natura. A tutte quelle problematiche che da oltre venti anni impegnano
sul campo, il tenente colonnello dei Carabinieri Forestali, Sandra Di Domenico, cui va il Premio Pavoncella
proprio per il suo Impegno in difesa dell’Ambiente e della Natura. Quando si dice il caso!
A completare l’elenco delle Vincitrici Lucia Vedani, Pavoncella per l’Impegno nel Sociale; Sara Abdel Masih,
Donna Manager 2020; Rosa Sessa, premiata per la Ricerca Scientifica; Borse di studio nel ricordo di Lea
Mattarella alle allieve dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e di Brera, Marta Perroni e Marta Rizzato; borsa
di studio alla ricerca scientifica ad Emanuela dell’Aquila, per ricordare la figura e l’opera del professore
Gerardo Giocoli, Pioniere e Maestro della Ostetricia e Ginecologia. A condurre la serata sarà Isabella Di
Chio, volto popolare ed inviata speciale del Tg3Lazio. Ed ancora una volta il pensiero va grato alla Città di
Sabaudia ed a quegli Sponsor che pur in era di crisi sono rimasti a fianco del Premio Pavoncella: Acea,
Scovaventi, Chopard, Casale del Giglio, Grimaldi Lines, Unaprol, Prodotti Plastici Senepa, Cassa Rurale ed
Artigiana dell’Agro Pontino. A dare ulteriore lustro a questa edizione del Premio il Patrocinio, importante,
della Presidenza del Consiglio, che va ad arricchire quelli della Regione Lazio, della Provincia di Latina, del
Parco Nazionale del Circeo, della Città di Sabaudia, dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, delle
Associazioni culturali “ArteOltre” e “MedicinaeFrontiere”.
Il Responsabile per la Comunicazione
Romano Tripodi


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