Racconti di Sabaudia, i vincitori riuniti a Palazzo Mazzoni per un pomeriggio dedicato alla cultura. Presentata la nuova edizione del concorso letterario


Un sabato pomeriggio di cultura a Palazzo Mazzoni, in compagnia degli autori vincitori dell’edizione 2019 del progetto editoriale “Racconti di Sabaudia”. Ieri pomeriggio, i primi tre classificati, Eugenio Benettazzo, Marco Patruno, Iunia Valeria Saggese e la vincitrice del Premio Consorzio Mare Pontino Isabella Delle Monache, hanno incontrato il pubblico raccontando la loro partecipazione al concorso, la genesi dei loro racconti e il loro autore preferito nell’ambito di un “salotto culturale” promosso dall’Amministrazione culturale e dalla Multimedia Communication, ideatrice e curatrice del progetto.

Sincerità e ironia sono stati gli ingredienti principe della giornata, caratterizzata da aneddoti e particolari inediti oltreché da illustri ospiti. A partire da Manuela Fiorini De Rensis, autrice del racconto “Conchiglie ritrovate” pubblicato tra i 13 della prima sezione del libro, quella dedicata ai big della cultura, dello spettacolo e del giornalismo italiano. La Fiorini De Rensis ha raccontato la sua storia d’amore, nata tra le dune di Sabaudia, con Raniero Gattinoni, lo stilista figlio di Fernanda, fondatrice della maison romana. Una storia che trova luce dopo cinquanta anni e che meritava di essere raccontata.

Tra gli ospiti anche l’attrice di Latina Lina Bernardi, protagonista del cortometraggio tratto dal racconto “Antonia” scritto da Isabella Delle Monache, che del corto cura anche la sceneggiatrice e la regia (insieme a Riccardo Riande). L’artista, nota per il suo impegno nel cinema, televisione e teatro, oltreché nella formazione e come actor coach per dodici anni per la soap opera Cento Vetrine, ha interpretato alcuni passi del racconto e introdotto la proiezione del cortometraggio, girato proprio sul lungomare della città delle dune.

È la storia, apparentemente semplice, di un incontro sotto l’ombrellone in un giorno di fine estate tra l’introversa Livia e Antonia, un’anziana signora malata terminale. La giovane, inizialmente scontrosa, tende ad isolarsi nella lettura, come un’abituale schermo posto tra sé stessa e il mondo. Antonia invece ha voglia di svelare la sua malattia, ma come se ne fosse lontana, indifferente al suo stesso dramma. Costretta a nutrirsi esclusivamente di omogeneizzati, Antonia ride con l’occasionale e inaspettata compagna, ironizzando sulla sua condizione. Sembra attingere le sue memorie dal mare per regalarle generosamente alla giovane Livia, come ultimo dono d’amore. E nei modi più semplici e diretti riemergono ricordi non solo della sua esistenza: la famiglia, il marito, i nipoti, le difficoltà dell’educazione, l’idea della morte che si avvicina e che non teme. Ma anche la voglia di continuare a vivere lievemente sino alla fine, pur sentendo la vita sfuggirle.

Sul finire dell’evento Maria Costici, ideatrice e curatrice del progetto editoriale, ha presentato la prossima edizione dei “Racconti di Sabaudia”, anticipando il filo conduttore che caratterizzerà il 2020: sarà la natura la protagonista indiscussa della nuova edizione, a partire dal coordinato grafico. Una decisione imprescindibile per Sabaudia, definita città del e nel Parco.

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