“Battaglie e Borghi: Battaglie della prima Guerra Mondiale e Borghi Rurali dell’Agro Pontino”


Il viaggio dell’ architetto Luca Falzarano, all’interno dell’ Agro Pontino e Romano, continua con la presentazione della sua terza opera sul tema. La “trilogia”, dunque, dopo le “Le case coloniche dell’ O.N.C.” e le “Le 5 città di fondazione, dal III secolo alla bonifica integrale”, si completa con le “Battaglie e Borghi: battaglie della I guerra mondiale e borghi rurali di fondazione”. I tre libri, risultano essere al contempo, catalogo di omonime collezioni grafiche, già ampiamente conosciute e diffuse. Il filo conduttore di tutte le opere e dell’ intero lavoro dell’architetto, risiede, nella convinzione assoluta del legame imprescindibile tra la Cultura, il Turismo e l’ Economia: un legame che si propone anche nella sequenza passato, presente, futuro. Tutto il materiale prodotto in circa dodici anni, infatti, nasce ed è progettato, sin dall’origine, per essere facilmente utilizzato in altri e svariati ambiti, quali ad esempio: arredo urbano, promozione territoriale, didattica scolastica, musei all’aperto, musei interattivi, audiovisivi, ed altro ancora. Il libro sui Borghi di Fondazione dell’ Agro Pontino e la relativa mostra, nella continuità della ricerca identitaria di questa colonizzazione così recente, non poteva fare a meno di rimandare alle terre del Triveneto: Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia. Molti dei miti di fondazione, delle legiferazioni, delle relazioni socio-economiche, congiungono difatti queste due parti d’ Italia. Nello studio effettuato e proposto, le principali linee guida di collegamento tra queste due zone, si possono ricondurre a: 1) L’ente che viene istituito dopo la Battaglia di Caporetto, l’ O.N.C., è lo stesso che realizzerà gran parte delle opere in Agro Pontino; 2) La denominazione dei Borghi dell’ Agro Pontino ( Montello, Carso, Podgora, Piave, Bainsizza, Sabotino, Isonzo, Faiti, San Michele, Pasubio, Grappa, Vodice, Montenero, Hermada) proviene direttamente dai nomi dei luoghi delle Battaglie della I Grande Mondiale; 3)

Le popolazioni presso le quali si sono svolti gli eventi della Grande Guerra, saranno i migranti ed i coloni dell’ Agro redento. Secondo la linea di racconto dell’ architetto, le opere, acquisiscono una visione che proietta e collega gli accadimenti passati al nostro presente e di qui, con la sapienza della conoscenza ci proiettano direttamente al nostro futuro, del quale il tornaconto turistico-economico ne è diretta e naturale conseguenza. Gli elementi grafici, della composizione, della sinottica, della schematizzazione, della semplificazione, delle immagini, dell’uso del bianco e del nero e dell’uso dei colori, pongono il lavoro svolto ad essere di immediata e facile comprensione da parte di tutti, dichiarando così e con grande forza la volontà di intenti, che è quella di condividere la ricchezza culturale e conseguentemente quella economica che può derivarne. L’appuntamento, per la presentazione del libro e l’esposizione della mostra, è allora per Mercoledì 11 Dicembre 2019, a partire dalle ore 14.00, presso l’ azienda biologica-biodinamica “Biolatina”, a Sabaudia, in località Bella Farnia e si concluderà con un piccolo aperitivo con i saluti natalizi.. Oltre all’architetto, tra i conferenzieri, saranno presenti i presidenti degli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geometri, il direttore del Pomos, e molte autorità, tra le quali i sette Sindaci, dei comuni nei quali i Borghi sono situati. L’evento è stato patrocinato dagli ordini professionali (Ingegneri, Architetti, Geometri), da Italia Nostra Latina, dai comuni di Pomezia, Aprilia, Latina, Pontinia, Sabaudia, Terracina, Cisterna di Latina.

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