“ Libera dalla violenza” FIDAPA Sabaudia


Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale contro la VIOLENZA SULLE DONNE. In questa occasione la Fidapa sezione di Sabaudia , attenta a questa tematica ormai da 10 anni sul territorio cittadino, presenta il Concorso scolastico “Libera dalla Violenza” rivolto agli studenti della scuola di II grado dell’istituto Omnicomprensivo Giulio Cesare. Il concorso , giunto alla VII edizione ,tende a d essere un percorso di confronto e riflessione articolato in diversi incontri ,ognuno dei quali guidato da professionisti nel campo della violenza di genere .Da Quest’anno si partirà il 16 Novembre alle ore 10.30 presso il centro documentazione Mazzoni e aprirà il concorso Filomena Lamberti. Questa donna è stata sfregiata dall’acido dall’ex marito che dopo averla svegliata alle 4:00 del mattino, le versa addosso l’acido contenuto in una bottiglia causandole gravissime lesioni sul 70% del corpo (testa, viso, occhi, naso, labbra, collo, spalle, braccio sinistro, gamba sinistra, piede destro).
Era il 28 maggio 2012. Filomena viene trasportata agli Ospedali Riuniti di Salerno ma immediatamente, viste le sue gravissime condizioni, trasferita all’Ospedale “Cardarelli” di Napoli – Centro “Grandi Ustioni”. Rimane al Cardarelli fino all’8.08.2012, tra la vita e la morte, e riceve i primi difficili, dolorosi sette interventi ricostruttivi. Successivamente ritorna al “Cardarelli” varie altre volte ricevendo, ad oggi, venticinque interventi, tutti per la ricostruzione possibile delle parti lese del suo corpo. Sono ancora previsti altri interventi ai quali si dovrà sottoporre e, comunque, rimangono definitivamente lese le cornee, distrutti i canali lacrimali, è definitivamente compromessa la mobilità del braccio sinistro nonché, come è facilmente comprensibile e certificato, la sua stabilità emotiva e psicologica. Inizia il processo penale contro il marito aggressore che patteggia la pena e viene condannato a anni uno e mesi sei di reclusione, di cui sconta solo anni uno e mesi tre (per cui già ad agosto 2013 è libero): pena senz’altro irrisoria e non assolutamente adeguata ai comportamenti del Giordano (reo confesso) e alle conseguenze gravissime subite dalla Lamberti, frutto di una difesa inesistente, di indagini sommarie e superficiali (la Lamberti non è stata mai ascoltata né dal P.M., né dalla sua avvocata) e di un epilogo a dir poco frettoloso, giunto dopo appena 28 giorni dal fatto delittuoso (la sentenza è del 25.06.2012) mentre la Lamberti combatte ancora tra la vita e la morte. Il dato si commenta da solo, soprattutto se confrontato con l’epilogo giudiziario di un altro fatto di cronaca, molto noto, quello dell’avv. Lucia Annibali (20 anni all’aggressore): la vicenda in esame, purtroppo, è l’ennesima conferma che la Giustizia può non essere “uguale per tutti”, in particolare quando si è privi di strumenti e di mezzi economici. Solo nel 2013, quando il procedimento penale è definitivamente chiuso, Filomena viene a conoscenza dell’esistenza dell’Associazione SpazioDonna, nonostante che essa operi a Salerno fin dal 1978 e gestisca il Centro Antiviolenza Linearosa fin dal 1992, e chiede di poter “testimoniare” per aiutare altre donne a non fare i suoi stessi errori e a ribellarsi ai primi segni di violenza.
Da quel momento le operatrici del CAV e le amiche di SpazioDonna – Linearosa di Salerno, insieme a Filomena, hanno partecipato a centinaia di iniziative in tutt’Italia per informare, prevenire e promuovere una cultura del rispetto che possa effettivamente contrastare e superare la violenza di genere. La storia di Filomena quindi, nel 2017, è diventato il libro corale “Un’altra vita”, che presenteremo in questa occasione, quale, accanto al racconto della sua vita, ci sono le riflessioni e gli scritti di tante voci amiche di SpazioDonna: il libro è edito dall’Associazione e i suoi introiti sono devoluti a Filomena e alle tante donne vittime di violenza che si rivolgono a SpazioDonna. La Lamberti porterà quindi testimonianza della sua storia ai ragazzi, e quest’ultimi potranno constatare personalmente che ,ciò che è successo e che ancora accade, è nella realtà di vite vicine a noi e non casi lontani visti solo in tv o letti sui giornali. Ascolteremo nell’occasione anche l’ intervento di una delle operatrici del CVA SpazioDonna Linearosa

Le operatrici (5 avvocate, 3 psicoterapeute, 1 sociologa, 3 assistenti sociali) e le volontarie, in formazione permanente, vantano un elevato livello di qualificazione ed esperienza professionale ed operano affinché siano rispettati i diritti fondamentali delle donne.
Il CAV promuove e diffonde i valori di solidarietà, nel pieno rispetto della libertà e della dignità di ciascuna e dei principi di uguaglianza, imparzialità e pluralismo, nonché di continuità, regolarità, efficacia ed efficienza del servizio; si occupa di accoglienza, consulenza, sostegno e protezione in favore di donne, con o senza figli, vittime di maltrattamenti, violenze, abusi e stalking: è collegato al numero nazionale 1522, contro la violenza di genere e fa parte della Rete Regionale e della Rete Nazionale dei Centri Antiviolenza. Aperto tutto l’anno – h 24 “ Abbiamo voluto aprire il concorso con questa forte e coraggiosa testimonianza di Filomena , che sono certa darà uno scossone alle nostre coscienze portando i ragazzi a riflettere molto sul tema specifico della violenza sulle donne e di genere – dichiara Daniela Picciolo ideatrice concorso e Vice Presidente Fidapa Sabaudia ,forse ascoltando dal vivo questa drammatica testimonianza si potrà capire che nella vita la violenza non è mai giustificata ed è madre di ignoranza e di non rispetto per l’umanità tutta. Parlare con i ragazzi e coinvolgerli in queste attività è per noi molto importante e ribadiremo sempre che lavorando con giovani potremmo avere in futuro uomini e donne capaci di rispettare il valore della vita. Ringraziamo della disponibilità e collaborazione il Dirigente Scolastico Prof.ssa Miriana Zannella , la referente progetto scuola Prof.ssa Paola Carelli e tutti i docenti che nei vari incontri con gli studenti sono sempre presenti e attenti a queste tematiche. Con l’occasione invitiamo anche la cittadinanza a partecipare per ascoltare la storia di questa donna che oltre ad aver vissuto un tristissima e dolorosa esperienza di un atto di violenza inaudita, ha subito anche un ingiustizia da parte della magistratura che all’epoca liquidò l’accaduto con una condanna a dir poco ridicola.
L’evento è patrocinato dal Comune di Sabaudia.


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