Sermoneta. Il Comune sostiene i cittadini in condizione di povertà


In attesa dell’avvio della misura denominata “Reddito di cittadinanza” varata dal governo nazionale, l’amministrazione comunale ha sentito l’esigenza di venire incontro alle famiglie di Sermoneta che versano in particolare condizione pregressa di disagio. «La particolare situazione economica – spiega l’assessore ai servizi sociali Chiara Caiola – che sta portando molte famiglie a non poter mantenere l’abitazione occupata con la famiglia, ha spinto il Comune ad adottare delle misure di sostegno, con propri fondi comunali, fino a quando non entrerà in vigore il reddito di cittadinanza. Si tratta di aiuti che riguardano situazioni che non potranno essere sanate con la nuova misura di sostegno al reddito. Le famiglie devono essere messe nelle condizioni di non rimanere indietro. Una questione di dignità e di civiltà, prima che di diritto». L’amministrazione sosterrà da gennaio ad aprile 2019, e comunque sino all’entrata a regime del “Reddito di cittadinanza”, coloro che hanno un reddito Isee non superiore a € 9.360 e sono in possesso di uno dei seguenti requisiti: sfratto già eseguito negli ultimi 4 mesi; sfratto esecutivo a famiglie con minori; morosi da oltre 4 mesi al 31.12.2018. I richiedenti non dovranno essere percettori per intero del reddito di inclusione vigente (REI). Queste persone saranno aiutate con un importo mensile pari a € 350 per il pagamento di bollette inerenti l’erogazione di gas, luce, acqua per l’abitazione di residenza o acquisto di beni di prima necessità o € 250 a sostegno dell’affitto ad ogni nucleo familiare residente seguito dal servizio sociale comunale negli anni 2016/2018.

I canoni di locazione verranno erogati direttamente dal servizio sociale comunale al locatario per il sostegno all’affitto; i contributi per il pagamento: delle bollette scadute e/o in scadenza relative alle utenze domestiche verranno erogati con il pagamento diretto da parte del servizio sociale; i contributi per l’acquisto dei beni di prima necessità saranno erogati dal servizio sociale comunale previa rendicontazione delle relative spese con fatture o ricevute fiscali, con esclusione espressa delle spese riferite a generi non di prima necessità”.

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