Casa della salute del Distretto 2 a Sabaudia: ecco la proposta del Comitato del PPI


In data odierna è stata consegnata al protocollo del Comune di Sabaudia una proposta per migliorare l’assistenza sanitaria a Sabaudia e contemporaneamente risolvere il problema del Punto di Primo Intervento per ora solamente rinviato dalla Direzione generale della ASL.

Com’è noto questo Comitato la scorsa estate, in soli quindici giorni, ha raccolto 8.767 firme valideconsegnate il 21 agosto alla ASL Latina per diffidare la direzione generale a chiudere il PPI o comunque a modificarne l’orario di apertura o le prestazioni oggi erogate.

La proposta riprende quella già avanzata nel 2014 con una petizione al Comune di Sabaudia per la realizzazione di una Casa della salute, quale presidio di prossimità alle persone, allo scopo di implementare l’assistenza sanitaria territoriale e l’attività di prevenzione, fatta propria dalla Giunta comunale dell’epoca ma mai accolta dalla ASL, definendone ora anche l’organizzazione interna con la presenza dei seguenti Moduli di base:Area Ambulatoriale (MMG; specialistica; attività infermieristiche, sorveglianza temporanea); Presidio di diagnostica strumentale per immagini e punto prelievi;Area dell’accoglienza (CUP, PUA, volontariato e mutualità) e dei seguenti Moduli aggiuntivi:Punto di Primo

Intervento con personale medico munito di apposito attestato di idoneità all’esercizio dell’attività di emergenza sanitaria territoriale, di adeguata dotazione infermieristica, informatica e tecnologica con orario di apertura H24; Vaccinazioni;Screening;Consultorio;Centro di assistenza domiciliare; TSRMEE e Centro di Salute Mentale.

La proposta è basata su alcuni decreti adottati nel 2017 dal presidente della regione Lazio in veste di commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi che appunto prevedono la possibilità di realizzare una casa della salute nelle città che oggi hanno un PPI e l’inserimento di un modulo aggiuntivo che si dovrebbe chiamare Punto di primo intervento territoriale.

Si tratta di una soluzione già scelta in Emilia e Romagna, una regione che è ai primi posti in Italia per i Livelli Essenziali di Assistenza anche grazie alla presenza di circa cento Case della salute che contribuiscono a garantire ai cittadini servizi decentrati evitando agli anziani e alle persone fragili o malate di doversi spostare,gestendo l’emergenza sanitaria territoriale a livello distrettuale (come previsto dalla legge 833/78) e curando inoltre in maniera migliore la prevenzione.

La proposta prevede anche: che la direzione generale della ASL inserisca la Casa della salute di Sabaudia nel nuovo Piano strategico, che l’apertura della stessa avvenga nel più breve tempo possibile compatibilmente con le risorse disponibili in relazione ai vincoli discendenti da norme statali e regionali e che in attesa della realizzazione della Casa della salute sia assicurato il mantenimento dell’apertura del Punto di primo intervento H24 con la presenza di personale medico ed infermieristico adeguatamente formato per l’emergenza.

IL COMITATO

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