L’industria e i posti di lavoro europei saranno maggiormente tutelati contro le importazioni oggetto di dumping commerciale o di sussidi, grazie all’accordo informale raggiunto martedì.
Per la prima volta a livello mondiale, la legislazione dell’UE in materia di difesa commerciale terrà conto delle norme internazionali in materia di lavoro e ambiente, secondo l’accordo informale raggiunto martedì pomeriggio a Strasburgo dal Parlamento europeo con i ministri dell’UE.
L’UE attualmente sta aggiornando la propria legislazione antidumping, in risposta alle pratiche commerciali sleali dei Paesi terzi che effettuano pesanti interferenze statali nell’economia.
Nel corso dei negoziati, i deputati hanno ottenuto che:
-per la prima volta si terrà conto del rispetto delle norme internazionali in materia di lavoro e di ambiente nel decidere le misure antidumping
-non ci sarà alcun onere di prova supplementare per le imprese dell’UE nei procedimenti giudiziari legati al dumping
-le piccole e medie imprese riceveranno assistenza per gestire eventuali reclami
-la Commissione europea pubblicherà una relazione dettagliata che descriverà la situazione specifica dei singoli Paesi esportatori, concentrandosi sulle “distorsioni significative” dei prezzi e dei costi, indicando chiaramente anche il significato di tali distorsioni
-tutte le parti interessate, in particolare i sindacati, potranno contribuire alle decisioni relative alle misure di difesa commerciale.
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