Mostra. ’77 una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren


Il rapporto tra arte, politica e ideologia e l’uso che i movimenti antagonisti del ’77 facevano delle strategie artistiche delle avanguardie del ’900 sono i temi centrali di ’77 una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren, la mostra ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 23 settembre 2017 al 14 gennaio 2018, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata dal Centro Sperimentale di Fotografia Adams e curata da Gabriele Agostini. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

La mostra è il ritratto dell’umanità, dei fatti e degli eventi accaduti nell’anno 1977, la storia di una generazione e di un paese raccontata attraverso le immagini fotografiche di uno tra i maggiori fotografi italiani e le opere di un artista tra i più interessanti della scena contemporanea. La sperimentazione artistica e culturale che dal ’77 in poi è diventata, per la prima volta nella storia, pratica e linguaggio di massa, ha ispirato la scelta delle opere di queste due personalità significative, il fotografo Tano D’Amico e l’artista Pablo Echaurren, per la loro storia personale, politica e artistica, che ha attraversato, segnandole, le espressioni creative che si sono sviluppate all’interno del movimento del ’77.

La mostra non è retta da un principio ordinatorio temporale o da una sequenza cronologica degli avvenimenti di cronaca, ma si struttura attorno ad aree tematicoemozionali che meglio restituiscono il contesto in cui matura e si forma la specificità del linguaggio del movimento del ’77. Le aree individuate riguardano: le facce, le feste, le
donne, il rapporto uomo-donna, l’opposizione, la morte e il sangue, le lettere, la comunicazione alogica, la poesia visiva, la creatività urbana…

L’esposizione di circa 200 opere è arricchita dall’uscita del libro Il piombo e le rose – Utopia e creatività del movimento editato da Postcart, dalla proiezione di filmati e da una postazione informatica per la consultazione di stampa e quotidiani dell’epoca. Durante lo svolgimento della mostra sono previsti tre seminari tematici con giornalisti, storici, storici dell’arte e protagonisti del “movimento”.
Sarà inoltre proiettato il film Indiani Metropolitani scritto da Claudia Salaris e diretto da Antonella Sgambati.

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