Opera Nazionale Balilla progettata dall'architetto Oriolo Frezzotti nel 1933. L'edificio venne ampliato nel 1936 per ospitare anche gli allievi del Collegio Marinaro Caracciolo.
-------- Cenni storici. - Dopo l’avvento del fascismo, nel 1928 l’Istituzione (Nave Asilo "Caracciolo) entrò a far parte dell’Opera Nazionale Balilla che in considerazione della vetustà dello scafo della “Caracciolo”, ormeggiato nel porto di Napoli e dell’accresciuto numero di ospiti, divenuti 331 nel 1933, (ai quali si erano aggiunti anche una parte dei 37 marinaretti dell’Orfanotrofio Marittimo di Anzio che era stato chiuso nel 1935) volle provvedere alla sistemazione a terra della scuola, in una sede più adeguata, ospitandola a Sabaudia, in tre moderni edifici adattati allo scopo. Il trasferimento avverrà il 18 luglio 1936.
L’immediata vicinanza del mare ed il lago di Sabaudia, più che il movimentato porto di Napoli, avrebbero così permesso in tutta tranquillità lo svolgimento delle normali esercitazioni marinaresche degli allievi, andando però ad interrompere un esperimento educativo che iniziava a dare i suoi frutti migliori. Tra le conseguenze negative di questa scelta statale vi fu anche la mancata realizzazione di un progetto maturato da tempo nella mente di Giulia Civita: l’estensione alle bambine e alle ragazze abbandonate, dell’opera di accoglienza e recupero rivolta fino ad allora esclusivamente ai loro coetanei maschi.
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