IN News

Febbraio, 2016

  • 25 Febbraio

    Balneari: Ue, attendiamo le motivazioni in merito alle conclusioni negative dell’avvocatura generale

    Il commento di Riccardo Borgo, Presidente S.I.B. FIPE/Confcommercio. Le conclusioni dell’Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia Europea, (una sorta di nostro Pubblico Ministero) – e cioè che la proroga delle concessioni balneari al 2020 non sarebbe compatibile con il diritto europeo -necessitano di una attenta lettura e di valutazioni insieme …

  • 17 Febbraio

    Balneari: oltre 2.000 imprenditori in piazza a Roma

    Commenti positivi dopo incontro con il Ministro Enrico Costa. Oltre 2.000 imprenditori balneari da tutta Italia oggi in piazza S. S. Apostoli a Roma per il presidio organizzato da S.I.B./FIPE – Confcommercio, FIBA/Confesercenti, ASSOBALNEARI ITALIA/Confindustria e OASI-Confartigianato a supporto dell’incontro con gli Assessori regionali in tema di riforma delle concessioni …

Gennaio, 2013

  • 31 Gennaio

    Turismo: costituito il Sib Ponza

    Si è costituito il S.I.B. Sindacato Italiano Balneari – Confcommercio di Ponza alla cui presidenza è stato eletto Vincenzo Mazzella, figura storica della nautica dell’Isola. Nel corso della prima riunione è stato analizzato il PUA – Piano di Utilizzazione degli Arenili redatto dal Comune di Ponza nel quale sono state evidenziate alcune …

  • 18 Gennaio

    Balneari: Morganti, passo avanti a Strasburgo su concessioni demaniali marittime

    «Sono soddisfatto dell’incontro che si è tenuto ieri a Strasburgo, in quanto si è trovata un’intesa, tra diversi parlamentari, per cercare di risolvere la questione delle concessioni balneari e tutelare, così, l’intera categoria e le nostre imprese». L’europarlamentare toscano Eld Claudio Morganti ha commentato positivamente l’incontro, che si è svolto …

  • 17 Gennaio

    Spiagge, COMI (PDL): “Direttiva concessioni esclude balneari italiani”

    Strasburgo, 17 gennaio 2013 – La nuova Direttiva Concessioni sarà votata il prossimo 24 gennaio nella Commissione Mercato interno del Parlamento Europeo. “Di comune accordo, abbiamo deciso di scegliere una nuova definizione di concessione nella direttiva che esclude chiaramente il settore balneare italiano dall’ambito di applicazione di questa nuova legislazione …

Dicembre, 2012

  • 5 Dicembre

    Balneari: Morganti (Eld), su durata proroga Governo tratti con Bruxelles

    «Bruxelles non ha capito che quello che chiediamo è una proroga, e non un rinnovo automatico su cui la Commissione, in effetti, è sempre stata irremovibile. Al contrario, l'Esecutivo comunitario si è sempre dichiarato disposto a concedere una proroga per un periodo "congruo", ma inferiore a 30 anni, come più volte ribadito dagli uffici legislativi del Commissario Barnier, con il quale mi sono spesso confrontato».

    Questo il commento dell'eurodeputato toscano, Claudio Morganti, alle dichiarazioni di Stefaan De Rynck, portavoce del titolare Ue per il mercato unico Michel Barnier, secondo cui "un rinnovo automatico di 30 anni delle concessioni demaniali marittime non sarebbe compatibile con il diritto comunitario". La proposta di prorogare di 30 anni le concessioni degli stabilimenti balneari è stata inserita nell'ultima versione del decreto sviluppo, su cui oggi si vota la fiducia in Senato.

    «Una proroga di 30 anni è impossibile da ottenere -ha ribadito Morganti-  ma se c'è una forte volontà politica, su una proroga di 10/15 anni, ci sono margini di trattativa. Mi aspetto, però, che il Governo italiano si presenti a Bruxelles battendo i pugni sul tavolo, perché sarebbe irresponsabile, soprattutto con la crisi che sta colpendo il nostro Paese, non aiutare un settore come quello dei balneari che crea Pil e occupazione».

    «Tra l'altro -ha aggiunto- le nostre imprese turistiche sono discriminate, rispetto a quelle di altri Paesi europei, dove la durata delle concessioni è di gran lunga superiore rispetto ai 6 anni dell'Italia, basti pensare al caso del Portogallo in cui è addirittura di  75 anni. Il periodo di proroga potrebbe anche servire per cercare di armonizzare le norme relative agli stabilimenti balneari, su cui al momento c'è troppa disparità tra gli Stati membri».

    «Ad ogni modo -ha specificato l'europarlamentare toscano- a prescindere dalla proroga, essenziale per poter ammortizzare gli investimenti fatti dai balneari negli ultimi anni, rimane il grosso problema di difendere, concretamente, le 30 mila aziende italiane a rischio, che costituiscono un'eccellenza nostrana, ma anche europea. Per questo -ha concluso- mi aspetto che il Governo italiano faccia la voce grossa, in Europa, e che da parte di tutti prevalga il buon senso».

Settembre, 2012

  • 14 Settembre

    Sib, Governo mantenga impegni assunti

    “Prendiamo atto che il Governo intende mantenere l'impegno assunto dai ministri Gnudi e Moavero nei confronti delle imprese balneari” - afferma Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio, a seguito del Question time richiesto dall'IDV sulla opportunità di escludere le concessioni turistico-ricreative dalla direttiva Bolkestein.

    In occasione dell'incontro con i Sindacati e le Regioni, svoltosi nell'ormai lontano 23 febbraio 2012, era stato concordato di avviare contatti con Bruxelles sui contenuti del decreto delega di riforma della normativa sulle concessioni.

    “Noi, però - conclude Borgo - continueremo a ribadire con forza la necessità che tale proposta venga prima discussa e concertata, anche qui nel rispetto degli impegni presi, con le Regioni e con i rappresentanti della categoria”.

Agosto, 2012

  • 14 Agosto

    Spiaggia: occhiali al primo posto tra gli oggetti dimenticati

    “Complice il caldo oppure il fatto di essere finalmente in vacanza sono molti i turisti che dimenticano i propri effetti personali in spiaggia, appesi all’ombrellone o sotto il lettino” – afferma Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio.

    Ai circa 15 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere le vacanze al mare privilegiando le belle località del nostro Paese, si devono aggiungere gli oltre 5 milioni di turisti stranieri: sono di loro proprietà le migliaia gli oggetti che ritroviamo al momento della chiusura dello stabilimento balneare, non sono stati abbandonati, però, molto più semplicemente scordati al momento di tornare a casa dopo una giornata trascorsa in spiaggia.

    Se dovessimo descrivere l’identikit del ‘tipo da spiaggia distratto’ possiamo affermare con certezza che i clienti stranieri sono molto più attenti di quelli italiani, le famiglie con bambini, forse complici la grande quantità di oggetti che si trovano nella borsa da mare (giocattoli, merendine, succhi di frutta, acqua e pannolini non devono e non possono mai mancare), risultano essere i più ‘colpiti’ da questo fenomeno.

    Volendo, poi, stilare una classifica degli oggetti dimenticati troviamo al 1° posto gli occhiali da sole o da vista, al 2° le ciabatte da mare, al 3° la crema solare, al 4° il costumino del bambino, al 5° le chiavi, ma bisogna aggiungere alla lista anche telefonini, asciugamani, borse, collanine/bracciali o portafogli.

    Il più delle volte il giorno successivo si ritorna in possesso del proprio oggetto, i ritrovamenti sono all’ordine del giorno e le restituzioni sfiorano il 98%. Per quanto riguarda il quotidiano o la rivista, ma anche il classico libro sotto l’ombrellone, sono lasciati di proposito e non saranno mai più reclamati.

    Tra i bagnini più anziani, poi, circolano diverse ‘storie’: dal Rolex d’oro ritrovato, rastrello alla mano, dopo che l’affannosa e confusa ricerca lo aveva fatto ‘inabissare’, ai 10 bikini ancora con il cartellino del prezzo in una borsa sotto l’ombrellone, dalla pancera lasciata nello spogliatoio, fino alla dentiera - ritrovata e mai reclamata - nel bagno delle signore.

    “I bagnini vigilano sull’incolumità dei clienti degli stabilimenti balneari sia in acqua che sulla spiaggia - conclude Borgo - dispensano consigli su dove trascorrere la serata o quale ristorante prenotare, sono i più affidabili per le previsioni meteorologiche, e si accontentano di un sorriso ed una stretta di mano quando ti restituiscono quell’oggetto che consideravi perduto per sempre. Motivo in più per studiare una soluzione affinché gli stabilimenti balneari non vadano all’asta dal 1° gennaio 2016”.

  • 8 Agosto

    Balneari 11 agosto tuffo collettivo in spiaggia

    Prevediamo mezzo milione di turisti che, tenendosi per mano, si butteranno in acqua contemporaneamente lungo chilometri di costa toscana, altre località seguiranno questo esempio per dire no alle aste degli stabilimenti balneari italiani.

    Dopo la chiusura degli ombrelloni il 3 agosto scorso, continua lo stato di mobilitazione della categoria proclamato dalle organizzazioni di categoria per tutta l’estate del 2012 contro la messa all’asta delle imprese balneari italiane.

    Sabato 11 agosto in Toscana, per il secondo anno consecutivo, è in programma il ‘tuffo collettivo’ che sarà replicato anche in altre regioni nelle località balneari dove la costa lo consente, assieme alle ulteriori iniziative già in corso.

    Nell’estate 2011 furono oltre 200.000 i bagnanti, gli imprenditori balneari e i loro dipendenti che, tenendosi per mano, si tuffarono simultaneamente, quest’anno stimiamo potranno superare il mezzo milione.

    Non ci fermeremo qui: siamo i responsabili dell’offerta turistica balneare italiana, rappresentiamo oltre 30.000 aziende con 600.000 addetti e faremo di tutto per salvaguardare il nostro lavoro e quello delle nostre famiglie. Non vogliamo andare ad evidenza pubblica da gennaio 2016 ma vogliamo sempre soddisfare le richieste dei nostri clienti, italiani e stranieri, offrendo quei servizi di spiaggia, (unici in Europa), che tanto apprezzano e che gli fanno scegliere le nostre città e il nostro Paese come meta per trascorrere le vacanze.

  • 3 Agosto

    Sciopero ombrelloni grande partecipazione

    Grande soddisfazione per la massiccia adesione del mondo balneare allo sciopero indetto per oggi dalle principali associazioni di categoria: SIB – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, CNA – Balneatori e Assobalneari Italia – Confindustria. La stragrande maggioranza dei 30.000 stabilimenti ha chiuso gli ombrelloni fino alle ore 11.00. Ma non solo l’Italia balneare ha risposto positivamente e partecipato attivamente, anche la clientela che ha subito un ‘piccolo disagio’ è stata solidale con la categoria, ne ha condiviso le preoccupazioni e ribadito la necessità che non si vada in nessun modo a stravolgere un modello di accoglienza "personalizzata" che apprezzano e che ritengono insostituibile, invidiataci in tutto il mondo.

    Gli stabilimenti balneari hanno voluto, in questo modo, segnalare con forza al Governo la necessità di riprendere al più presto il dialogo con Regioni, Province e Comuni, fermo dal febbraio scorso, per trovare le soluzioni che permettano alle imprese balneari italiane di non andare all’asta.

    Ma questa estate in spiaggia gli animi resteranno agitati e le temperature ancora molto calde in quanto le imprese rimarranno in stato di agitazione e localmente saranno assunte le iniziative più disparate: dal tuffo collettivo alle bandiere a mezz’asta. Speriamo che non siano necessarie altre manifestazioni a livello nazionale in quanto è stato chiaro il segnale che questa mattina si è colto sulle spiagge italiane: questo è stato il primo passo ed i balneari sono pronti a tutto per difendere il proprio lavoro, il futuro delle imprese e delle famiglie e, con esse, salvaguardare questo sistema tipicamente italiano che da oltre un secolo traina il turismo del Paese. I servizi di spiaggia sono, infatti, il nostro fiore all’occhiello, il vanto nazionale e andrebbero incentivati piuttosto che penalizzati, potrebbero così fornire un valido contributo per uscire da questa grave crisi economica.